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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

273 Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2014 Formazione continua  Efficacia Utilità della formazione continua In teoria, la formazione continua presenta un’utilità personale che si esprime in termini monetari e non monetari sia a vantaggio dell’individuo che del da­ tore di lavoro. Tra i diversi benefici si conta l’incremento della produttività, l’aumento dei salari, il rafforzamento della competitività, il miglioramento delle opportunità sul mercato del lavoro, una maggiore sicurezza del posto di lavoro, ma anche l’incremento delle conoscenze, lo sviluppo personale e l’emancipazione. La formazione continua comporta però anche un’utili­ tà sociale che può riflettersi in crescita e innovazione, in un maggior getti­ to fiscale, in un calo della disoccupazione, in una maggiore competitività di tutta l’economia accompagnati da una più grande partecipazione politica e nella prevenzione di rischi sociali e altri fattori (Balzer, 2001; Beicht, Krekel & Walden, 2006). L’analisi empirica dei benefici e l’attribuzione di questi ultimi alle varie parti coinvolte si rivela significativa soprattutto quando si parla di questioni relative al finanziamento e al sostegno pubblico della formazione continua (finanziamento dell’offerta o della domanda, buoni formativi, de­ duzioni fiscali, ecc.; cfr. Wolter, Denzler, Evéquoz et al., 2003). L’evidenza empirica circa gli effetti della formazione continua che posso­ no riflettersi, ad esempio, sul livello salariale è incerta e se vengono dimostra­ ti degli effetti, questi sono alquanto minimi (Becker & Hecken, 2005; Jürges & Schneider, 2006; Pischke, 2001; Wolter & Schiener, 2009). La problematica posta da questi metodi analitici concerne soprattutto il carattere endogeno della partecipazione alla formazione continua; in altri termini gli effetti po­ sitivi osservati non sono necessariamente una conseguenza della formazione continua dal momento che possono essere riconducibili ad altri fattori (come la motivazione e le capacità cognitive) e la partecipazione alla formazione continua è soggetta a diversi stravolgimenti dovuti al bias di selezione: le per­ sone che partecipano alla formazione continua si distinguono da coloro che non vi partecipano in base a caratteristiche osservate e non osservate che si riflettono anche sulla produttività e sul reddito. Questo perché la partecipa­ zione alle attività di formazione continua dipende da una selezione personale o da parte del datore di lavoro la quale avviene in funzione del potenziale di utilità personale. Ad esempio, maggiori aumenti salariali riscontrati dopo la formazione continua soprattutto nel caso di dipendenti che beneficiano di una formazione continua finanziata dai datori di lavoro dipendono dal fatto che questi ultimi preselezionano o sostengono i dipendenti più produttivi per la formazione (Pfeifer, 2008). D’altra parte ciò significa anche che non si può semplicemente trasferire questi effetti salariali al gruppo dei non par­ tecipanti partendo dal presupposto che se quest’ultimi avessero preso parte alla formazione, avrebbero avuto il medesimo aumento di salario (Vigno- les, Galindo-Rueda & Feinstein, 2004). Il fatto che questa analisi valga per la Svizzera lo dimostra l’unico studio con assegnazione sperimentale, cioè ca­ suale, alla formazione continua, che sia stata condotta in Svizzera e che per lo meno non abbia trovato alcun tipo di effetti salariali della formazione o riscontri positivi a breve termine sull’attività professionale (Schwerdt, Mes- ser, Wössmann et al., 2012). Soltanto la probabilità di essere attivi nell’ambito della formazione continua anche in futuro può dipendere dalle attività di formazione continua svolte in passato. Gli unici indizi attuali sull’utilità della formazione continua in Svizzera su cui ci si può appoggiare sono le indicazioni dei partecipanti circa l’utilità delle attività cui hanno preso parte ( tabella 260 ). In questo caso circa i due 260  Utilità della formazione continua incentivata dal datore di lavoro, 2011 Dati: UST (Microcensimento 2011); calcoli: CSRE Utilizzo nella professione incentivo del datore di lavoro no si No 35% 29% Si 65% 71% Totale 100% 100% Chi2 = 7,65, p<0.01

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