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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

skbf | csre  Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 290 Utilità della formazione  Effetti cumulativi Utilità non monetaria della formazione Formazione e competenze condizionano anche molte altre dimensioni e aspetti della vita al di fuori di quella professionale. Da una migliore forma­ zione ci si attendono effetti positivi sulla salute e quindi sulla speranza di vita, sulla soddisfazione personale, su una convivenza pacifica tra le perso­ ne, sulla partecipazione politica e altri outcome. Questi effetti sono di natu­ ra non monetaria perché non trovano un riscontro diretto in denaro, tutta­ via, nella maggior parte dei casi, creano, sia sul piano individuale che sociale, un’utilità monetaria o valutabile in termini monetari. I paragrafi seguenti fanno riferimento agli outcome più importanti su cui si cerca di avere un in­ flusso attraverso la formazione. Salute Uno dei più importanti effetti non monetari della formazione auspicato è quello sulla salute.4 L’influsso può passare direttamente o indirettamente da diversi canali.5 In primo luogo, un percorso formativo più lungo promuove direttamente il modo di pensare (ad es. la consapevolezza delle conseguenze di un comportamento dannoso alla salute), influenza però anche le decisio­ ni e il comportamento con conseguenze positive per la salute (rinuncia ad es. al fumo o al consumo di stupefacenti). In secondo luogo, le persone meglio istruite sono maggiormente attive nella tutela della propria salute, sanno cioè adottare le misure preventive più adeguate nell’interesse del proprio benessere. In terzo luogo, la formazione determina un aumento dei costi di opportunità delle malattie, che inducono ad astenersi da un comportamento nocivo per la salute incoraggiando ad assumere un atteggiamento più salutare (ad es. fitness). In quarto luogo, un effetto indiretto sulla salute dipende dal reddito che a sua volta dipende dal livello formativo: un più alto livello formativo determina un reddito maggiore e con un reddito maggiore ci si può permettere migliori pre­ stazioni sanitarie (v. Cutler, Lleras-Muney & Vogl, 2011). Inoltre la formazione riduce la probabilità di dover esercitare un’attività nociva alla salute. Infine va menzionato che già durante il periodo formativo vengono svolte attività salu­ tari; l’insegnamento dello sport può, ad esempio, ridurre il rischio di sovrap­ peso negli allievi (v. ad es. Cawley, Frisvold & Meyerhoefer, 2012). Nuove ricerche (ad es. Schneeweis, Skirbekk & Winter-Ebmer, 2012) dimo­ strano un effetto duraturo della formazione sulla salute degli allievi; in altre parole, la formazione acquisita nell’infanzia e nella giovinezza si ripercuote positivamente anche in età molto avanzata. 4  Per una panoramica sulla letteratura relativa agli effetti della formazione con utili non monetari si veda Lochner (2011). 5  Neppure in questo contesto la relazione causale tra formazione e outcome (salute) risulta sempre automatica; tuttavia, vi è anche l’effetto inverso, ovvero quello secondo cui le per­ sone più sane seguono un percorso formativo più lungo, il che equivale a una causalità in­ versa (v. ad es. Bharadwaj, Vellesen Løken & Neilson, 2012; Cornaglia, Crivellaro & McNally, 2012; Fletcher & Wolfe, 2008). Per essere sicuri che si tratti di un effetto causale della forma­ zione sulla salute, diversi studi recenti si sono serviti dei cambiamenti dei periodi dell’ob­ bligatorietà scolastica nei Paesi europei avvenuti dopo la metà dell’ultimo secolo quale mez­ zo di identificazione della causalità tra formazione e salute (v. ad es. Banks & Mazzonna, 2012; Brunello, Fabbri & Fort, 2013; Jürges, Kruk & Reinhold, 2013).

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