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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

293 Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2014 Effetti cumulativi  Utilità della formazione di continuare o di portare a termine la propria formazione (cfr. Hjalmarsson, 2008). Questo tipo di casi dimostra che non soltanto la formazione influi­ sce sulla probabilità di diventare criminali, ma che anche un atto criminale può ridurre la possibilità di assolvere un percorso formativo di lunga durata. Conoscenze dell’ambiente e comportamento ambientale Un potenziale vantaggio della formazione è ottenuto quando questa è in gra­ do di infondere negli allievi una coscienza ecologica e un atteggiamento am­ bientale in modo più diretto, diversamente da quanto accade a scuola quan­ do i temi di ambiente ed ecologia vengono trasmessi solo come contenuti didattici. Per quanto attiene alle conoscenze ambientali, gli allievi svizzeri hanno raggiunto risultati leggermente migliori della media OCSE nei test supplementari di PISA 2006, con un numero significativamente superiore di alunni nel livello di competenza superiore e significativamente minore nel livello inferiore (OCSE, 2009). Il punto di vista degli allievi sui temi am­ bientali è considerevolmente influenzato (anche dopo la verifica dell’origine) dalle competenze esaminate in PISA nell’ambito delle scienze, nel senso che migliori prestazioni nelle scienze sono accompagnate da una maggiore sensi­ bilizzazione per i temi ecologici e da un senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente. D’altra parte comportano anche un minore ottimismo (o un maggiore realismo) in relazione al futuro dell’ambiente. Anche se la formazione formale accresce la consapevolezza ambientale, si può riscontrare un’importante lacuna tra questa consapevolezza e l’effet­ tivo comportamento nei confronti dell’ambiente (v. Kollmuss & Agyeman, 2002). In altri termini, la consapevolezza per questioni ambientali conso­ lidata dalla formazione non porta automaticamente a un comportamento più ecocompatibile. Il Panel svizzero delle economie domestiche ( grafico 276 ) indica che, indipendentemente dal livello formativo degli intervistati, alla salvaguardia dell’ambiente viene attribuita un’importanza fondamentale. La grande dif­ ferenza riconducibile alla formazione si riscontra in relazione alla domanda di chi dovrebbe fare qualcosa per la salvaguardia dell’ambiente. Anche in questo caso vi possono essere effetti indiretti della formazione sulla consapevolezza e il comportamento ecologici, ad esempio, attraverso la relazione tra formazione e reddito: il reddito può influire positivamente sul comportamento (Franzen & Meyer, 2010), ragion per cui la qualità dell’am­ biente viene considerata come bene (positivo) che le persone (o le società) con reddito alto possono permettersi e auspicare. D’altra parte, il reddito può anche ripercuotersi negativamente sul comportamento: se un reddito più alto comporta maggiori consumi in termini di beni ed energia, questi poi ricadono negativamente sull’ambiente. Con ogni probabilità le competenze non cognitive hanno un maggiore impatto sul comportamento ecologico rispetto alle capacità cognitive. Uno studio che ha messo a confronto Paesi e persone rivela che vivibilità, con­ sapevolezza e apertura sociale per esperienze sono caratteristiche maggior­ mente correlate a un positivo impegno ambientale (ad es. Milfont & Sibley, 2012). 276  Importanza della salvaguardia ambientale e opinione nei confronti della spesa pubblica per la protezione dell’ambiente, 2011 Dati: FORS (Panel svizzero delle economie dome- stiche); calcoli: CSRE 0% 20% 40% 60% 80% 100% S U livello formativo alto livello formativo medio livello formativo basso   «La salvaguardia dell’ambiente è importante.»   «Lo Stato dovrebbe investire di più nella salvaguardia dell’ambiente.» Su una scala da 0 (per niente importante) a 10 (molto importante), le persone con titolo di studio terziario hanno una probabilità del 90% di attri- buire all’importanza della salvaguardia ambienta- le un valore superiore a 5, rispetto all’84% delle persone che dispongono unicamente della licenza della scuola dell’obbligo. Il 73% delle persone con un titolo di studio terziario sono dell’opinione che lo Stato dovrebbe investire di più nella salvaguar- dia dell’ambiente, mentre soltanto la metà di co- loro in possesso della sola licenza della scuola dell’obbligo (54%) condividono lo stesso parere.

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