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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

35 Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2014 Condizioni quadro del sistema educativo  Adolescenti in età scolare Delinquenza giovanile La delinquenza giovanile può influenzare le prospettive educative sia della vittima che dell’autore del reato (Eriksen, Nielsen & Simonsen, 2012). Le vit­ time di delinquenza giovanile sono particolarmente esposte a danni fisici o psichici che possono provocare una disaffezione scolastica e/o un calo delle prestazioni. I giovani delinquenti presentano per lo più una motivazione sco­ lastica inferiore ai giovani non delinquenti (cfr. Ribeaud & Eisner, 2009; Moret, 2006; Seeley, Tombari, Bennett et al., 2009). Se il fenomeno abbia o meno un nesso causale con le prestazioni scolastiche (cfr. Eriksen, Nielsen & Simonsen, 2012; Beran, 2009; Moret, 2006; Walser & Killias, 2009), l’assenteismo (Stamm, Ruckdäschel & Templer, 2009) o l’interruzione degli studi (Townsend, Flisher, Chikobvu et al., 2008) non è stato finora appurato con certezza. Tra il 1999 e il 2010, la statistica delle condanne penali di minorenni dell’UST ha registrato un forte aumento della delinquenza giovanile; si tratta in particolare di condanne per reati violenti ( grafico 20 ). Per contro nel 2011 il numero di condanne è diminuito. Bisogna chiedersi se l’incremento dei reati violenti sia dovuto effettiva­ mente a un aumento della violenza o in parte ad altre cause, come una mag­ giore percentuale di denunce da parte delle vittime (ad es. in seguito alla crescente sensibilizzazione pubblica sul problema della violenza) e una mag­ giore quota di casi registrati e investigati dalla polizia. Purtroppo non sono disponibili statistiche attuali rilevate facendo ricor­ so a inchieste sulla delinquenza autodenunciata o inchieste presso le vitti­ me. Non si può quindi sapere con certezza se la delinquenza giovanile sia aumentata o meno. Uno studio condotto nel Canton San Gallo (Walser & Killias, 2009) ri­ vela sulla base della delinquenza autodenunciata che il fenomeno diminui­ sce costantemente con l’aumentare del livello scolastico (ad eccezione delle classi a effettivo ridotto). Questo non prova però l’influsso della formazione sulla delinquenza (effetto selettivo nei livelli scolastici) e inoltre si può solo supporre il fatto che la formazione abbia effettivamente un influsso sulla probabilità che gli autori dei reati riferiscano le loro esperienze ( grafico 21 ). Indipendentemente dalla sua evoluzione, la violenza perpetrata sui o dai giovani – anche nel contesto scolastico (bullismo) – rimane una realtà.2 Studi svolti per i Cantoni San Gallo (Perren, Dooley, Shaw et al., 2010), Vaud (Lucia, 2009), Vallese (Jaffé, Moody & Piguet, 2012) e per tutta la Svizzera (Lucia, 2009) dimostrano che circa il 2–10% degli alunni del 5° al 9° anno sono vittime di bul­ lismo almeno una volta alla settimana. I ragazzi sono più soggetti al fenomeno rispetto alle ragazze e nella Svizzera francese si contano più casi di bullismo che nella Svizzera tedesca (Lucia, 2009). Negli ultimi anni nelle scuole si sta profilando una nuova forma di bullismo: il cyberbullismo. Il cyberbullismo consiste nella pratica del bullismo mediante strumenti informatici come ad esempio Internet o telefoni cellulari (Li, 2006; Smith, Mahdavi, Carvalho et al., 2008). In Svizzera come in altri Paesi, il cyberbullismo e il bullismo «conven­ zionale» sono strettamente correlati (Perren, Dooley, Shaw et al. 2010). 2  Un’analisi condotta sistematicamente su ricerche che studiano gli effetti causali del bul­ lismo sulla psiche delle vittime e quindi anche sulle loro prestazioni scolastiche ha eviden­ ziato un nesso causale (Ttofi, Farrington, Lösel et al., 2011). Per evitare i casi di bullismo si ricorre a diversi programmi che, stando a un esame sistematico, producono risultati apprez­ zabili (Farrington & Ttofi, 2009). 20  Evoluzione delle sentenze penali contro minori Evoluzione del numero di sentenze penali nei confronti di minori per reati violenti (come omicidio intenzionale, coazione o furto) Dati: UST 0 500 1000 1500 2000 2500 2012200720031999   giovani dai 10 ai 14 anni   giovani dai 15 ai 17 anni Negli ultimi anni, il numero di minori accusati di aver violato il Codice penale svizzero è diminuito. Nella maggior parte dei casi, i minorenni vengo­ no accusati di taccheggio, danni materiali o «furto in generale» (UST, 2012f). I minori (10–17 anni) sono giudicati dal diritto penale minorile e per- tanto nella statistica sono indicati separatamente dai giovani adulti (18–25 anni). 21  Prevalenza annuale dei reati nel Canton San Gallo per tipo di scuola, 2008 Fonte: Walser & Killias, 2009 0% 20% 40% 60% 80% 100% 120% Van son Lad Gru Körp classi piccole Realschule Sekundarschule liceo   lesioni corporali   altri furti  risse  vandalismo  taccheggio Per il periodo 2011–2015 è stato lanciato il pro­ gram­ma di prevenzione Giovani e violenza, di Confederazione, cantoni, città e comuni allo scopo di creare una base per la prevenzione alla violenza soprattutto per i giovani (www. giovanieviolenza.ch). Il risultato dei programmi di prevenzione, che si propongono di influen- zare l’atteggiamento dei genitori in merito al comportamento problematico dei figli, è oggetto di discussione (Gross, 2004; Hiscock, Bayer, Price et al., 2008). Secondo un recente studio, condotto per Zurigo, i programmi di prevenzione non por­terebbero beneficio alcuno (Eisner, Nagin, Ribeaud et al., 2012).

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