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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

skbf | csre  Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 72 Efficacia  Livello prescolastico ed elementare e molto efficaci in gruppi con scarse conoscenze della lingua di scolarizza­ zione. Lo stesso vale per gruppi con buone conoscenze della lingua di scola­ rizzazione se la lingua standard viene impiegata in modo mirato secondo la situazione (Gyger, 2005; Gyger & Leuenberger, 2010). Secondo varie ricerche l’attività didattica organizzata in molte lingue straniere nei corsi di lingua e cultura materna (HSK) per gli allievi della scuola elementare con origini migratorie o interventi analoghi nella scuola dell’infanzia si dimostrano parzialmente efficaci per lo sviluppo della lingua materna. I risultati attesi nella lingua di scolarizzazione si sono però potuti osservare soltanto in misura alquanto limitata (Moser, Bayer & Tunger, 2010; Caprez-Krompàk, 2010). Ciò è dovuto in parte alla scarsa intensità di tali in­ terventi (ibidem) oppure alla mancata integrazione di questo tipo d’inse­ gnamento e dei docenti responsabili nella scuola regolare (Caprez-Krompàk, 2010; Steiner, 2010). La relazione tra l’imparare a leggere e a scrivere e la creazione di ambienti di apprendimento che avvicinino i bambini alla lettura e alla scrittura quali mezzi di comunicazione contribuisce all’alfabetizzazione nella fase di sco­ larizzazione (Saada-Robert & Christodoloudis, 2012). Ai fini della comprensione del testo, oltre alla promozione delle compe­ tenze prescolari e dei processi di lettura di base (consapevolezza fonologica, riconoscimento di parole e frase e scorrevolezza), si è rivelato particolar­ mente efficace l’insegnamento di strategie di lettura quali l’identificazione dei temi, la ristrutturazione e il riassunto (Philipp, 2012a). Oltre alle compe­ tenze tecniche di lettura, nei primi anni di scolarità è necessario avvicinare gli alunni alla lettura. I fattori principali da considerare in questo contesto sono la disponibilità di modelli di lettura (esempi), il rafforzamento dell’im­ magine che l’allievo ha di sé in quanto lettore, un’ampia e libera scelta di materiale di lettura e la possibilità di comunicare in relazione a tutto questo (Philipp, 2011). Esercizi di lettura ad alta voce e lettura prolungata, strategie di lettura e lettura animata si annoverano nella promozione scolastica del­ la lettura e dovrebbero essere praticati anche in altre materie (Gold, 2010; Rosebrock, 2012). Secondo una meta-analisi di studi relativi alla promozione della scrittu­ ra, l’insegnamento di strategie di autoregolazione dello scritto, la conoscen­ za di testi e la loro produzione, la collaborazione in gruppi di pari (peer) e i feedback degli adulti per gli allievi rappresentano gli elementi più efficaci nell’ambito della promozione della scrittura. Meno incisivo si è dimostrato invece il tradizionale insegnamento della grammatica (Philipp, 2012b). Raggiungimento degli obiettivi nell’insegnamento delle lingue straniere In alcuni cantoni l’insegnamento delle lingue straniere, recentemente intro­ dotto dalla terza elementare, è già stato sottoposto a valutazione. Nei Canto­ ni di Appenzello Interno ed Esterno, Sciaffusa, San Gallo e Zugo (come nel Principato del Liechtenstein), dopo due anni d’inglese, gli allievi sono stati esaminati nella comprensione orale e scritta, e nella produzione orale, come pure interrogati in merito ad aspetti motivazionali ed emotivi. L’indagine ha fornito risultati positivi sia riguardo alle competenze sia in merito alle opi­ nioni degli allievi. I fattori che hanno favorito le prestazioni scolastiche sono la motivazione e la completa assenza di stress, il genere (femminile) e una

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