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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

73 Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2014 Livello prescolastico ed elementare  Efficacia famiglia che sostiene l’allievo nel percorso formativo; il plurilinguismo non ha invece rivelato alcun influsso (von Ow, Husfeldt & Bader-Lehmann, 2012). Un rilevamento effettuato nel Canton Lucerna presso le classi del 6° anno dimostra che dopo quattro anni d’insegnamento della lingua inglese gli obiettivi del piano di studio nella produzione orale sono stati raggiunti da quasi tutti gli alunni, mentre nella produzione scritta dal 75% degli allievi; gli obiettivi nella comprensione orale e scritta sono stati conseguiti soltanto dal 46% rispettivamente dal 35% degli allievi ( grafico 54 ). In questo caso va tenuto presente che gli obiettivi del piano di studio nel Canton Lucerna defi­ niti per gli ambiti produttivi della lingua (scritto e parlato) hanno una soglia minima inferiore rispetto agli ambiti ricettivi (ascolto e lettura). Le femmine hanno ottenuto risultati migliori dei maschi nel raggiungimento degli obiet­ tivi di apprendimento nella lettura e nella scrittura. Nella lettura gli allievi di lingua tedesca hanno inoltre conseguito risultati migliori rispetto agli alunni di lingua straniera. Oltre a questi riscontri, lo studio rivela notevoli divari tra le classi, non riconducibili alla quota di allievi di lingua straniera distribuiti nei diversi gruppi (Gnos, 2012). Un’indagine presso i docenti del livello elementare (3° e 4° anno) che in­ segnano tedesco come lingua straniera nel Canton Vaud, indica che i limiti temporali per l’insegnamento del tedesco sono stati rispettati soltanto in parte (Sieber, Lys & Gieruc, 2010) e che il corpo docente è piuttosto incline a un approccio ludico della lingua straniera (ibidem). Secondo i docenti inter­ vistati, gli allievi dimostrerebbero entusiasmo e curiosità nei confronti della lingua straniera e i bambini stranieri non presenterebbero più difficoltà degli allievi francofoni nell’apprendimento del tedesco (ibidem). I rilevamenti ef­ fettuati in Svizzera secondo cui gli alunni stranieri non avrebbero maggiori difficoltà nell’apprendere un’ulteriore lingua straniera, sono in linea con gli esiti dello studio DESI (Deutsch-Englisch-Schülerleistungen International), condotto in Germania (Klieme, 2006). Strutture diurne Una meta-analisi svolta su scala internazionale nel settore delle strutture diurne al livello prescolastico rivela effetti positivi della scuola dell’infanzia a tempo pieno sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Per contro, non è stato dimostrato alcun beneficio sullo sviluppo socio-emotivo (Cooper, Batts Al- len, Patall et al., 2010). In Svizzera sono state condotte delle ricerche sull’ef­ ficacia delle strutture diurne durante la scuola elementare in rapporto alla tradizionale impostazione scolastica con alcune lezioni in gruppi più pic­ coli (Schüpbach, 2010). L’esito indica che le strutture diurne, intese come blocchi orari, non denotano alcun effetto dissimile sul piano dello sviluppo cognitivo e socio-emotivo dei bambini né su quello della formazione delle capacità quotidiane rispetto all’impostazione scolastica tradizionale; l’unica eccezione sono le migliori prestazioni linguistiche dimostrate dagli allievi che seguono il modello a blocchi orari. Rispetto all’impostazione tradizio­ nale, l’uso intensivo delle strutture diurne in quanto scuola a tempo pieno ha però prodotto risultati positivi sulle prestazioni scolastiche nelle lingue (non in matematica), in diversi ambiti dello sviluppo socio-emotivo e nella formazione delle capacità quotidiane. Le ricerche hanno inoltre segnalato effetti compensatori della scuola a tempo pieno in alcuni ambiti (capacità quotidiane, immagine di sé e matematica) per gli alunni provenienti da fa­ 54  Prestazioni nella lingua inglese degli allievi del 6° anno, Canton Lucerna, 2011 Fonte: Gnos, 2012 0% 20% 40% 60% 80% 100% produzione scritta produzione orale compresione scritta comprensione orale   livello A 1.1     livello A 1.2   livello A.2.1   livello A 2.2 La descrizione dei livelli si riferisce agli obiettivi definiti a grandi linee nel piano di studio e corri- sponde ai livelli definiti nel Quadro comune eu- ropeo di riferimento per le lingue (QCER) rispetti- vamente al Portfolio europeo delle lingue (PEL). I campi chiari rappresentano le quote di allievi che non hanno raggiunto gli obiettivi richiesti.

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