105Livello secondario I Equità Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 Equità L’equità nel livello secondario I può essere valutata in base a più criteri, prin cipalmente tuttavia ci si chiede se i giovani possano svolgere il loro percorso formativo e sviluppare le loro competenze con successo, indipendentemente dal retroscena familiare e dal genere. Per quanto riguarda l’equità, oltre alla provenienza familiare (stato sociale e migratorio) e al genere, vanno consi derati come parametri di influsso anche gli aspetti legati alla composizione delle scuole e delle classi nonché le offerte di formazione cantonali. I dati PISA offrono un ampio materiale per documentare al meglio sul piano na zionale e internazionale anche l’equità nel livello secondario I. Differenze di prestazione fra maschi e femmine Nella lettura le prestazioni delle ragazze sono nettamente superiori in tutti paesi, per contro in 22 dei 30 paesi OCSE i ragazzi in matematica se la cava no meglio delle ragazze. Nelle scienze naturali invece lo scarto tra i generi è minimo. Le differenze al riguardo sono statisticamente significative solo in otto paesi (OCSE 2007c). Solo in sei di questi, compresa la Svizzera, i ra gazzi superano le ragazze nelle scienze naturali. La maggiore familiarità dei ragazzi con le tematiche ambientali è per la Svizzera un fattore che giustifica la differenza fra maschi e femmine nelle scienze naturali (UST/CDPE 2007). Se i risultati vengono differenziati, come nel grafico 66, secondo i tre ambiti di competenza scientifica, emergono altre differenze. Sulla scala «Identificare domande di tipo scientifico» le ragazze sono in testa in tutti i paesi rispetto ai ragazzi. Un quadro opposto si denota nell’ambito dello «Spiegare fenomeni in modo scientifico» che nel test PISA rappresenta quasi la metà degli esercizi in questa materia e che vede i ragazzi in testa in tutti i paesi OCSE. Poiché gli obiettivi politicoformativi partono dal presupposto che tutti gli allievi, indipendentemente dal genere, possano raggiungere nelle mate rie scolastiche le stesse prestazioni, ci si chiede se il divario persistente nel le prestazioni fra maschi e femmine rappresenti una violazione dell’equità. Tuttavia non ci sono ancora abbastanza dati per sapere se le differenze lega te ai generi abbiano conseguenze anche per gli outcome, per esempio per la probabilità di accedere ad un livello scolastico superiore. Migrazione/lingua Le prestazioni degli allievi appartenenti ad una realtà migratoria sono me diamente inferiori rispetto ai giovani di origine elvetica. Particolarmente sfavoriti sono quei giovani che nel contempo arrivano da nuclei familiari appartenenti ad una classe socioeconomica inferiore; in questi casi i fattori negativi per le prestazioni scolastiche diventano due ( grafico 67). A questo proposito nelle indagini PISA si riscontra che le prestazioni degli immigrati rimangono statisticamente decisamente peggiori anche se si considera l’in flusso della provenienza socioeconomica. I genitori di quindicenni indigeni hanno frequentato in media 12,6 anni di scuola, contro i soli 10,7 dei genitori di giovani immigrati della seconda generazione (OCSE 2006c, CSRE 2006). Le prestazioni di giovani stranieri 66 Prestazioni medie nel PISA per genere e ambiti di competenza in Svizzera Dati: UST/CDPE 2007 Mäd Kna Riflessione e valutazione Interpretazione di testi Ricerca di informazioni Incertezza Riflessione quantitativa Cambiamenti e relazioni Spazio e forma Trarre conclusioni fondate su problemi di carattere scientifico Spiegare fenomeni in modo scientifico Identificare domande di tipo scientifico Scienze naturali ( ) Matematica ( ) Lettura ( ) punteggio PISA ragazzi regazze