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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

117Livello secondario II Soluzioni intermedie Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 condario, qualora ciò potesse essere evitato. I vantaggi derivanti dalla scel­ ta di una soluzione intermedia possono essere un miglior adattamento alla formazione successiva e di conseguenza la riduzione del rischio di dropout, una minore probabilità di cambiare ad esempio l’apprendistato scelto o an­ che una maggiore possibilità di concludere una formazione professionale a livello terziario. I profitti potenzialmente alti si contrappongono agli elevati costi privati determinati dalle soluzioni intermedie, tuttavia, per mancanza di dati e relative ricerche, non è possibile stabilire con certezza se le scelte dei giovani e delle loro famiglie siano sempre ottimali. La domanda sull’efficienza delle soluzioni intermedie si pone anche per lo Stato. Considerati gli elevati costi fiscali e sociali delle soluzioni inter­ medie, i provvedimenti che concorrono ad evitare la scelta di queste solu­ zioni, sono di regola giustificati se adottati per esempio già durante la scuo­ la dell’obbligo, come il servizio di consulenza professionale, il mentoring o il coaching. In altre parole: per evitare di adottare le soluzioni intermedie meno efficienti, vale la pena investire nel funzionamento ottimale del livel­ lo secondario I. Costi per i semestri di motivazione I semestri di motivazione sono organizzati dagli uffici cantonali del lavoro. La Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ne definisce le condizioni quadro, mentre l’assicurazione contro la disoccupazione ne assume il finanziamento. Nel 2007, 7500 persone hanno frequentato uno di questi semestri di moti­ vazione, nati come reazione all’aumento del numero di giovani disoccupati. I semestri di motivazione costituiscono anche delle soluzioni occupazionali per gli allievi che dopo la scuola media, annunciati come disoccupati, sono in cerca di un tirocinio professionale. L’assicurazione contro la disoccupa­ zione si assume i costi dei semestri di motivazione e ai partecipanti viene corrisposto un salario mensile (CHF 450.–) che segna la differenza fra questo tipo di soluzione intermedia e la maggior parte delle altre, dove non viene corrisposto alcun indennizzo. Malgrado negli ultimi anni la disoccupazione giovanile sia calata, i costi per i semestri di motivazione hanno continuato a salire (   grafico 78). A partire dall’anno 2000 i costi per i semestri di motivazione si sono triplicati, mentre il numero di partecipanti si è più che raddoppiato, passando dai 3300 dell’anno 2000 ai 7500 dell’anno 2007 (  grafico 78). Se dal 2000 al 2004 l’aumento dei costi per i semestri di motivazione si spiegava con la crescita della disoccupazione giovanile, a partire dal 2004 la situazione è cambiata. Un motivo potrebbe essere ricercato nel fatto che nonostante sia calato il numero di giovani disoccupati, i rimanenti sono considerati casi difficili per la cui integra- zione è necessario un maggior impiego di risorse. 78 Costi per i semestri di motivazione e disoccupazione giovanile Dati: Seco Valori del 2000 = 100 disoccupazione giovanile costi per i semestri di motivazione

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