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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

143Formazione professionale di base Istituzioni Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 Non dobbiamo comunque dimenticare che, nell’ambito della tematica ge­ stionale svizzera, indipendentemente dalla conduzione strategica della for­ mazione professionale da parte della Confederazione, anche i Cantoni, consi­ derato il loro ruolo determinante in campo educativo, rivestono un compito importante nella formazione professionale. Riforma della maturità professionale Attualmente è in cantiere la riforma della maturità professionale, un model­ lo che possiamo definire di successo, vista la crescita quantitativa registrata nell’ultimo decennio, e che ha contribuito in modo determinante ad aumen­ tare l’interesse dei diplomati della scuola dell’obbligo verso la formazione professionale di base. Attualmente, dei circa 50’000 diplomi di apprendi­ stato (Attestato federale di capacità AFC), 10000 sono attestati di maturità professionale (UST: diplomi 2007, in internet), il che corrisponde a circa il 38% di tutti gli attestati di maturità. La maturità professionale si differenzia per molti aspetti dalla maturità liceale ed è proprio questa diversità funzio­ nale ad essere oggetto delle accese controversie sulla riforma della maturità professionale. Così come la maturità liceale permette l’accesso diretto senza esami agli istituti universitari, anche la maturità professionale consente allo stesso modo di accedere alle scuole universitarie professionali. La differenza fondamentale tra la maturità professionale e quella liceale sta nel fatto che i due profili soddisfano esigenze diverse. Mentre per la maturità liceale gli studenti possono scegliere il tipo più corrispondente alle loro inclinazioni e preferenze, i vari tipi di maturità professionale svolgono una funzione di­ versa. Da una parte essi sono legati all’apprendistato, cioè non è possibile scegliere il tipo di maturità professionale, poiché esso è la conseguenza del tirocinio scelto. Dall’altra sono accordati sul percorso di studi delle scuole universitarie professionali che costituisce il proseguimento naturale della professione scelta. Questa struttura della maturità professionale (che si ri­ percuote sul curriculum del profilo) ha il vantaggio indiscusso di far acquisi­ re delle competenze importanti e rilevanti per lo studio, competenze che le scuole universitarie professionali richiedono da un profilo di maturità pro­ fessionale. Lo svantaggio di questa composizione consiste invece nel fatto che, a differenza degli studenti liceali, l’apprendistato con il relativo profilo di maturità professionale incanala già i diplomati verso la scelta di un certo percorso di studi a livello terziario; la scelta, in questo modo, potrebbe ap­ parire limitata. Il confine tra vantaggi e svantaggi non è facilmente definibi­ le e dipende dagli obiettivi che si perseguono con la maturità professionale. Il modello attuale di scelta degli studi per i maturandi professionali mostra chiaramente che questa composizione va a scapito dei maggiori indirizzi contemplati nel sistema delle scuole universitarie professionali (Tecnica e IT, Economia e servizi;  grafico 96). In queste facoltà principali è iscritto circa il 90% degli studenti con una maturità professionale che rispecchia il profilo di studi scelto. Diversamente, nelle altre facoltà, la percentuale degli studenti che accedono agli studi universitari professionali con qualsiasi tipo di maturità professionale è molto bassa oppure il profilo corrispondente è ancora relativamente nuovo (Lavoro sociale, Sanità).

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