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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

152 Efficienza / Costi Formazione professionale di base skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa to tradizionale, impedisce di perdere anni di tirocinio laddove un tirocinio più impegnativo porterebbe ad un abbandono definitivo della formazione post­obbligatoria. In quest’ottica le osservazioni svolte ( Istituzioni, pa­ gina 141) mostranocheilpercorsodellaformazioneprofessionaledibasebien­ nale è più simile al tirocinio (AFC) della formazione empirica. Transizione dalla maturità professionale alla scuola universitaria professionale Da quando sono stati effettuati i primi rilevamenti relativamente al passag­ gio alla scuola universitaria professionale dopo la maturità professionale, la percentuale maschile è scesa di 10 punti percentuale (1998: 72%, 2004: 63,5%) mentre quella femminile, molto bassa, è leggermente aumentata (dal 28% al 31%). È difficile spiegare queste cifre (  grafici 103 e 104) come pure definire se si tratta di un problema legato all’efficienza. La diminuzione della percentuale maschile di accessi alla scuola universi­ taria professionale dipende dal forte calo della quota dei passaggi immediati che non può essere compensato con quella più elevata dei passaggi procra­ stinati e va analizzata per due aspetti. In primo luogo emerge che la fles­ sione si registra dopo il 2003, ossia all’inizio della ripresa congiunturale. La situazione favorevole del mercato del lavoro ha fatto si che un buon nume­ ro di studenti che aveva conseguito la maturità professionale, abbia tentato dapprima di inserirsi nel mondo del lavoro. Se questa ipotesi fosse avvalora­ ta, nel 2009/10 si potrebbe osservare un nuovo aumento della percentuale di passaggi. In secondo luogo, contrariamente ad uno studio universitario, l’accesso immediato alla scuola universitaria professionale non è necessaria­ mente la strategia più efficiente. Alcuni studi (Bonassi & Wolter 2002) han­ no mostrato che gli studenti che più avanti negli anni intraprendono uno studio alla scuola universitaria professionale in parallelo all’attività lavorati­ va, grazie alla combinazione studio­lavoro possono produrre un salario ini­ ziale più alto rispetto agli studenti più giovani che frequentano la scuola a tempo pieno. Le basse percentuali d’accesso sarebbero il sintomo evidente di un problema di efficienza qualora gli investimenti nella maturità profes­ sionale (pubblici e privati) fossero giustificati solo dal proseguimento degli studi (e relativa conclusione) presso una scuola universitaria professionale. Gli obiettivi della maturità professionale (ancora più di quelli della maturità liceale) potrebbero essere anche altri, come per esempio la preparazione ad una formazione professionale superiore (qualora nel caso specifico non fosse prevista la maturità professionale). Ma poiché ciò si verifica solo dopo qual­ che anno di esperienza professionale, statisticamente è difficile determinare (senza uno studio condotto a lungo termine) i tassi d’accesso esatti dei gio­ vani in possesso di una maturità professionale. Di conseguenza è evidente che i tassi d’accesso rilevati possono essere difficilmente assunti come metro di misura dell’efficienza su di un arco di tempo ridotto. 103 Percentuale complessiva di accesso alla scuola universitaria professionale della coorte di maturati del 2003 per indirizzo di studi di maturità. In percentuale sono riportati tutti i maturati dell’anno 2003. Dati: UST % % % % % sanitario scientifico industriale artistico commerciale tecnico indirizzo

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