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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 188 Efficacia Istituti universitari Nel raffronto internazionale, i paesi di lingua tedesca presentano un tasso di passaggio al livello terziario A (ISCED) più basso, ma in compenso un tasso di successo relativamente elevato. In Italia o negli USA, dove oltre la metà dei ventenni inizia uno studio universitario, si riscontrano dei tassi di successo molto inferiori (  grafico 140). 140 Tasso di successo e di ingressi nel livello terziario A, 2005/06 Dati: OCSE Francia: nessuna indicazione sul numero dei nuovi iscritti % % % % % % % % % % Italia Stati Uniti Francia Svizzera Austria Finlandia Germania Regno Unito tasso di successo percentuale d’ingressi nel livello terziario A Mobilità Un obiettivo dichiarato del processo di Bologna era di promuovere la mobi­ lità nazionale e internazionale degli studenti. In un sondaggio della Confe­ renza dei Rettori delle Università Svizzere (CRUS) sulla mobilità degli stu­ denti dopo la riforma di Bologna, oltre il 60% degli studenti non mobili ha affermato che il motivo della loro reticenza era l’onere amministrativo di un semestre di mobilità (CRUS 2009). Non essendoci però dati analoghi per il periodo prima della riforma, non si può valutare se il processo di Bologna abbia ridotto o aumentato gli ostacoli amministrativi. Lo scambio fra gli atenei è volto a promuovere la qualità dell’insegnamen­ to e della ricerca, ma anche a trasmettere ai diplomandi delle qualifiche utili per la professione e la carriera accademica (flessibilità, competenze linguisti­ che). Nel loro studio sui diplomati mobili, Messer e Wolter (2007) non hanno riscontrato un effetto positivo sulla retribuzione o la probabilità di prosegui­ re gli studi universitari (dottorato). Parey e Waldinger (2008) costatano un netto aumento della flessibilità geografica negli ex studenti con esperienza di mobilità, un nesso causale osservato anche nello studio olandese di Oos­ terbeek e Webbink (2006). Bracht, Engel, Janson et al. (2006) hanno svolto una ricerca approfondita sulla valutazione degli studenti mobili; sia i diplo­ mati che i datori di lavoro giudicano leggermente più elevate le competenze di chi ha fatto ricorso alla mobilità. Questa conseguenza potrebbe però es­ sere anche solo un mero effetto di selezione: gli studenti decidono da soli se scegliere un semestre di mobilità o meno. Non si può pertanto considerare che il gruppo degli studenti mobili sia a priori uguale a quello dei non mobili, come dimostra lo studio di Messer e Wolter (2007).

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