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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

245Formazione professionale superiore Costi e finanziamento Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 In linea di massima, i curricoli a tempo pieno delle scuole specializzate su­ periori, alla stessa stregua delle formazioni delle scuole universitarie pro­ fessionali e delle università, vengono in gran parte sovvenzionati (intorno all’80%) dalla mano pubblica, mentre le formazioni parallele all’attività lo sono in misura nettamente inferiore (intorno al 40%). Gli schemi di finan­ ziamento dei corsi preparatori agli esami di professione federali e agli esami professionali federali superiori sono piuttosto simili a quelli della forma­ zione professionale continua ( capitolo Formazione continua, pagina 247). Ciò si riflette nella partecipazione del datore di lavoro al finanziamento degli esami. Oltre il 50% degli studenti a tempo parziale beneficiano di un soste­ gno finanziario dell’azienda (che può detrarre in gran parte tali spese dalle tasse), anche se le dimensioni dell’impresa svolgono un ruolo importante nell’assegnazione di tale sostegno (cfr. Schärrer, Fritsch, Dubach et al. 2009). Nelle piccole aziende il rischio che dopo il diploma lo studente cambi datore di lavoro è infatti maggiore ed è pertanto poco interessante per questi datori di lavoro partecipare alle spese di formazione. Il 72% degli studenti che go­ dono di un sostegno finanziario riceve solo la copertura dei costi diretti della formazione, il 22% continua a ricevere lo stipendio anche durante le assenze dovute alla formazione.1 La partecipazione dei datori di lavoro ai costi della formazione ammonta complessivamente a 36,8 milioni di franchi all’anno, con un contributo medio pro capite di circa 5700 franchi (Schärrer, Fritsch, Dubach et al. 2009). Chi ha seguito una formazione professionale superiore (  grafico 198) ha successo nel mondo del lavoro: le persone che dispongono della formazione professionale superiore come più alto titolo di studio, hanno maggiore pro­ babilità di lavorare rispetto ai diplomati delle università o delle scuole uni­ versitarie professionali. Si può pertanto affermare che tali formazioni sono estremamente efficienti in termini occupazionali, grazie alla severa selezione dei diplomati, alla maggiore percentuale di uomini nelle formazioni del set­ tore terziario B e – visto il costo della formazione – anche la maggiore pro­ pensione per i diplomati a rimanere nel mondo del lavoro. È però difficile effettuare una ponderazione relativa dei singoli fattori. 1 Nella continuazione del pagamento dello stipendio si deve tener conto che solo in rari casi gli studenti di scuole universitarie professionali e università beneficiano di tali finanzia­ menti anche nello studio concomitante all’attività lavorativa. Questa precisazione è impor­ tante perché nei costi della formazione professionale superiore alcuni includono anche la perdita di salario (costi di opportunità) e in parte addirittura i costi di sussistenza. I costi così calcolati non sono però più comparabili a quelli dei curricoli del settore terziario A, per­ ché tali costi esistono anche in quelle formazioni, ma non vengono dichiarati in questo modo. 198 Attività lavorativa in base al livello di formazione più elevato, 2007 Dati: UST % % % % % % università e SUP formazione profes- sionale superiore maturità formazione profes- sionale di base livello secondario I attivo non attivo senza lavoro (o disoccupato)

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