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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

248 Contesto Formazione continua skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa Contesto La formazione continua, un elemento indispensabile nella moderna società del sapere La formazione continua è un tipico fenomeno delle società del sapere al­ tamente sviluppate. La svolta epocale risultante dalle trasformazioni tec­ nologiche, la globalizzazione dell’economia e l’internazionalizzazione dei mercati del lavoro hanno reso necessario uno sviluppo e un rinnovamento continuo del sapere. Le competenze non devono solo essere acquisite, ma anche conservate: indipendentemente dal livello formativo raggiunto, si ri­ scontra infatti un deterioramento sensibile del capitale umano nel corso del ciclo di vita (Falter, Pasche & Hertig 2007; Weber 2008; Janssen & Backes­ Gellner 2009). L’acquisizione e conservazione delle competenze e la forma­ zione continua sono pertanto delle sfide da affrontare a titolo individuale, aziendale e sociale. A fronte dell’evoluzione demografica, una strategia di formazione con­ tinua coerente diventa così una vera e propria necessità per la popolazione attiva. Se oggi la metà dei lavoratori ha più di 40 anni e il numero dei giova­ ni diminuisce ( capitolo Contesto, pagina 39), le aziende non possono più rinnovare e innovare il loro organico solo attraverso la fluttuazione naturale e il reclutamento sul mercato del lavoro, ma devono ricorrere alla formazio­ ne continua dei loro dipendenti. In un recente sondaggio presso le imprese svizzere, due terzi delle aziende indicano di affrontare le sfide della globaliz­ zazione e dell’evoluzione demografica mediante una maggiore formazione continua dei propri collaboratori (Swissstaffing 2009). La forte espansione del settore dei servizi, sulla scia delle trasformazio­ ni strutturali della nostra società ed economia (  grafico 199), ha modificato l’organizzazione aziendale e occupazionale e quindi anche le competenze professionali richieste. Con l’incremento crescente del fattore «sapere» è au­ mentato anche il fabbisogno di lavoratori con un titolo di studio terziario ( capitolo Livello terziario, pagina 167). Uno degli obiettivi della nostra società è anche di migliorare le compe­ tenze delle persone che presentano carenze nei basic skills lettura e calcolo, perché queste lacune non permettono di sfruttare in modo ottimale le cono­ scenze acquisite attraverso l’esperienza. Dall’ultima indagine internazionale «Adult Literacy and Lifeskills Survey» (ALL) del 2003 emerge che un sesto della popolazione svizzera dispone solo di competenze alfabetiche minime. Questo gruppo non dispone quindi delle premesse necessarie per affrontare l’attuale realtà sociale e professionale (Hertig & Notter 2005). In sintesi si può affermare che la formazione continua mira innanzitutto al miglioramento e aggiornamento delle competenze già acquisite, in secon­ do luogo all’estensione e adeguamento delle conoscenze e capacità a nuovi settori e compiti, e in terzo luogo a colmare le lacune formative. In funzio­ ne della struttura del sistema educativo formale e della struttura economica queste tre motivazioni sono di entità e valenza diversa a seconda del paese.1 1 Nei sistemi educativi in cui esiste un’ampia offerta di formazioni «di recupero» (per esempio i paesi scandinavi e anglosassoni), che consentono quindi di recuperare facilmente anche in età adulta dei diplomi post­obbligatori, nel livello secondario si riscontrano in par­ te tassi ottenimento del diploma più bassi o percentuali di drop­out maggiori (cfr. Skans 199 Numero degli occupati in base al settore 1980–2007 Dati: UST numero occupati milioni milioni milioni milioni . Sektor . Sektor . Sektor settore terziario settore secondario settore primario

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