Please activate JavaScript!
Please install Adobe Flash Player, click here for download

SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

32 Efficienza Definizioni skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa reali di questo input. Per la Svizzera questa distinzione tra efficienza tecnica ed economica è di particolare importanza: considerare solo l’efficienza eco­ nomica potrebbe condurre a errori di interpretazione poiché i prezzi dell’in­ put non variano solo nel tempo, ma in grande misura anche tra i cantoni. Gli input devono essere combinati L’efficienza non è solo una questione di quantità e prezzo dell’input in rap­ porto all’output, ma è determinata anche da una combinazione di diversi input. Un mix efficiente di input (ad esempio docenti e materiale didattico), cioè l’efficienza allocativa, è altrettanto importante quanto i singoli input e il loro effetto presi separatamente. A titolo di esempio illustriamo una situa­ zione ipotetica in cui un’autorità scolastica debba scegliere se destinare risor­ se aggiuntive per ridurre l’effettivo delle classi (e quindi aumentare quello degli insegnanti) oppure acquistare ausili tecnici sottoforma di un nuovo software didattico. Il denaro a disposizione è impiegato forse in modo più efficiente se si acquista il software, seppure i due input (docenti e software) costino altrettanto. In questo senso il fattore determinante è la combinazio­ ne degli input e non la quantità. È tutt’altro che facile paragonare l’efficienza di scuole e sistemi che non lavorano solo con quantità di input diverse, ma anche con combinazioni diverse. Dal punto di vista tecnico queste analisi sono però possibili avvalendosi di metodi adeguati (cfr. per esempio Shel­ don 1995). A rendere ancora più complessa l’analisi dell’efficienza allocativa concorrono le possibili interazioni tra i singoli input, che spesso non sono abbastanza note. È evidente che l’efficacia dell’impiego del software didattico dipende in misura determinante dalle competenze degli insegnanti nell’ap­ plicazione di questi ausili tecnici. Se nella scuola non vi sono (abbastanza) docenti formati in questo settore, anche un massiccio impiego di software di apprendimento nelle aule servirà a ben poco. In altri casi l’interazione tra i vari input sembrerà forse meno evidente. L’efficienza è anche una questione di prospettiva Le considerazioni sull’efficienza possono essere fatte a tutti i livelli del setto­ re educativo. A livello macro si possono rapportare tutti gli input all’output complessivo del sistema educativo. A livello meso si può esaminare questo rapporto per le singole unità (scuole) e le stesse osservazioni si possono in­ fine trasferire al livello micro (docenti e allievi). L’efficienza può essere con­ siderata anche dal punto di vista degli attori del processo educativo. La società deve riflettere se i mezzi impiegati nel sistema educativo, in rap­ porto agli obiettivi perseguiti in una determinata prospettiva, non potrebbero essere meglio utilizzati altrove. Le scuole e i docenti hanno il compito di im­ piegare i mezzi a disposizione nella forma e combinazione più efficiente pos­ sibile per promuovere al meglio il successo degli allievi. Ma anche questi ulti­ mi devono riflettere sull’efficienza. Sebbene dal loro punto di vista i principali fattori di produzione siano di natura esogena (qualità dei docenti, materiale didattico ecc.), anche gli alunni devono decidere ogni giorno sull’impiego ef­ ficiente del loro tempo e di altre risorse. La maggior parte delle analisi sull’ef­ ficienza trascura o addirittura ignora il comportamento degli allievi, che è invece un importante anello nella catena produttiva della formazione.

Pages