skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 42 Migrazione Contesto La generazione del babyboom (persone nate all’inizio degli anni sessanta, che oggi hanno all’incirca 45 anni) è la parte preponderante della popola zione. I bambini e gli adolescenti rappresentano solo il 20%. Un sesto de gli abitanti della Svizzera appartiene alla fascia degli ultrasessantacinquenni ( grafico 5). Anche in futuro vi sarà uno spostamento verso le generazioni più anziane: secondo gli scenari demografici, nel 2050 gli anziani costitui ranno la maggiore fetta della popolazione. Poiché nel settore educativo la domanda e l’offerta variano a seconda del le regioni, le grandi differenze regionali nell’evoluzione demografica e nella struttura dell’età hanno un impatto nettamente maggiore sull’educazione di quanto facciano supporre le variazioni medie in Svizzera. I trend a lungo termine (più anziani e meno giovani) non vanno nella stessa direzione in tutti i cantoni; addirittura all’interno dello stesso cantone si possono osser vare forti divari. Alcuni cantoni denotano da alcuni anni una controtendenza, con un aumento o solo un lieve regresso del numero di bambini e adolescenti ( grafico 6). Il calo demografico e l’invecchiamento della società rappresen tano quindi una sfida per il sistema educativo svizzero, che nel pianificare la sua offerta deve anticipare gli sviluppi in atto su scala nazionale e regionale. I pronostici specifici per i vari livelli e tipi di scuola sono presentati nei ri spettivi capitoli. Migrazione Se da un lato i movimenti migratori sono molto importanti per il sistema educativo perché influenzano il numero delle persone che frequentano la scuola, dall’altro lato anche il sistema educativo è importante per i migranti, essendo uno dei principali veicoli di integrazione sociale. L’impatto della mi grazione non è solo di natura quantitativa: anche la composizione linguistica e culturale dei flussi migratori ha un influsso sul sistema educativo. Nel 2008 in Svizzera si contavano 1,6 milioni di cittadini stranieri (21% della popolazione complessiva). Approssimativamente un quinto di questi stranieri è nato in Svizzera. Circa l’85% degli stranieri che abitano nel nostro paese proviene dall’Europa ( grafico 7). Negli ultimi anni è aumentato in particolare il numero degli immigrati tedeschi, mentre è proseguito in modo costante il rimpatrio di Italiani e Spagnoli. Le caratteristiche della popolazione straniera sono cambiate di pari passo con le varie fasi della politica migratoria svizzera. Per diversi decenni dopo la se conda guerra mondiale, immigravano in Svizzera soprattutto persone poco qualificate. Negli anni novanta, circa il 60% degli immigrati in età lavorativa non possedeva una formazione professionale e solo il 10% aveva un titolo di studio di livello terziario. Negli ultimi anni, la struttura della popolazio ne straniera è profondamente mutata. Dall’introduzione della libera circo lazione con l’UE e l’AELS è aumentata la quota delle persone provenienti dall’Unione Europea (70% dai paesi dell’UE17 o dell’AELS, 48% dai paesi limitrofi) e al contempo è salito anche il livello medio di qualifica degli immi grati. Nel 2000, oltre il 30% dei nuovi immigrati possedeva un titolo di stu dio universitario ( grafico 8). Negli anni 2005–2007, questa percentuale era arrivata addirittura al 60 % – il doppio degli svizzeri (Sheldon 2007). Questo 6 Variazione cantonale della quota dei 5–20enni in Svizzera tra il 2000 e il 2007 Dati: UST - % - % - % % % % %