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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

csre | skbf Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 60 Aspetti generali Scuola obbligatoria istituiscono dei centri di valutazione esterni e organismi di vigilanza scola­ stica che, a intervalli regolari, verificano il raggiungimento dei parametri di qualità e l’applicazione delle raccomandazioni di sviluppo. A queste funzio­ ni si potranno aggiungere (in futuro) anche i risultati delle misurazioni del rendimento o il controllo del raggiungimento degli standard. Lo sviluppo della valutazione esterna procede a ritmi diversi a seconda dei cantoni (AR­ GEV 2008) (  tabella 25), mentre rimangono da chiarire numerose questioni riguardo al ricorso ai risultati delle misurazioni delle prestazioni scolastiche (Bähr 2003; Husfeldt 2007). Sostegno nello sviluppo della qualità Le esigenze di qualità si riferiscono a diverse dimensioni del sistema educa­ tivo (input, processi, output) e devono tener sempre conto delle circostanze contestuali. Lo sviluppo della qualità deve anche basarsi sulla multidimen­ sionalità e il contesto. A titolo di esempio possiamo citare due misure volte a migliorare la qualità, che sono attualmente in discussione o sono state già introdotte in molti cantoni: l’attribuzione delle risorse in base all’indice so­ ciale e le reti come strutture di supporto per l’evoluzione scolastica. Con l’indice sociale si può tener conto, nell’attribuzione delle risorse, del­ la situazione specifica dei vari comuni. In base a dati come la percentuale di abitanti o di allievi stranieri, il tasso di disoccupazione, la quota di residenti di lunga data e le forme di residenza presenti (per esempio quota delle vil­ lette unifamiliari) si calcola un indice sociale che funge da fattore utilizzato per aumentare le risorse destinate ai comuni più onerati. Numerosi cantoni hanno introdotto o stanno pianificando misure di questo tipo (BE, GE, SG, TG, VD, ZH), ma le basi di calcolo e l’ampiezza variano notevolmente. Fi­ nora non si dispone di dati sugli effetti di un’attribuzione di risorse basata sull’indice sociale. Le reti scolastiche servono a sostenere i processi di sviluppo scolastico e a collegare le persone che sono coinvolte in tali processi. Negli ultimi anni sono nate delle reti a livello cantonale, regionale e nazionale – una tendenza che si osserva anche nei paesi limitrofi e sul piano internazionale. Al decen­ tramento e alle esigenze in materia di innovazione si accompagna il bisogno di contatti a un livello intermedio. Le reti sono in grado di rispondere a que­ sta esigenza. Esse assicurano strategie innovative a lungo termine e contri­ buiscono alla professionalizzazione perché, grazie a collegamenti orizzontali, sono in grado sia di aggregare competenze che di diffonderle (Czerwanski, Hameyer & Rolff 2002). Alcuni esempi di reti scolastiche in Svizzera sono la rete delle scuole che promuovono la salute, la rete regionale della CDPE del­ la Svizzera nord­occidentale per il promovimento delle lingue nelle scuole plurilingue «Sprachförderung in mehrsprachigen Schulen» (sims) e nume­ rose reti cantonali («Schulen mit Zukunft» a Lucerna, «Netzwerkschulen» a Zurigo, «Netzwerk Geleitete Schule» nel Canton Argovia, «Réseau d’ensei­ gnement prioritarie» a Ginevra, ecc.). Da studi empirici sulle reti condotti in Germania, emerge che i partecipanti traggono molti vantaggi dal lavoro in rete: spunti per l’insegnamento, motivazione e incoraggiamento all’innova­ zione nelle proprie lezioni, possibilità per il corpo insegnante di aumentare le proprie qualifiche e occasione di riflettere sul proprio lavoro nella scuola (Czerwanski, Hameyer & Rolff 2002).

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