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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

61 L’educazione in Svizzera – rapporto | 2010 Scuola obbligatoria Aspetti generali Trasformazioni della professione di insegnante I cambiamenti sociali ( capitolo Contesto, pagina 39) e i nuovi sviluppi della politica formativa e delle strutture scolastiche (come descritto in questo ca­ pitolo) provocano profonde trasformazioni nella professione di insegnante. Accanto al cosiddetto core business, cioè l’insegnamento, l’educazione e il costante aggiornamento, un docente si trova di fronte ad altri compiti legati allo sviluppo dell’insegnamento e della scuola, alla collaborazione con i col­ leghi e altri specialisti. È confrontato anche a nuove sfide nel campo della so­ cializzazione, dell’integrazione e dell’insegnamento individualizzato (CDPE 2008c). Un fattore importante, oltre alla determinazione del contenuto delle funzioni, è anche la misurazione del tempo di lavoro. Alcune indagini che hanno quantificato la mole di lavoro degli insegnanti anche nel paragone in­ ternazionale, hanno individuato un notevole onere di tempo (Landert 2006; Trachsel, Ulich, Nido et al. 2008; OCSE 2008a). Guardando al futuro della professione di insegnante, assumono sempre più importanza le questioni relative al mandato professionale, le condizioni di lavoro, le possibilità di riqualifica e carriera (Herzog 2007) ( capitolo Alte scuole pedagogiche, pa­ gina 219). Partecipazione dei genitori Un altro cambiamento emerso nel corso dell’evoluzione della scuola riguar­ da il ruolo dei genitori (CSRE 2001). Si delinea un loro crescente coinvolgi­ mento che va al di là del mero scambio di informazioni con il docente del proprio figlio, ma abbraccia questioni che riguardano l’intera classe, l’istituto scolastico o la comunità scolastica. La partecipazione dei genitori viene sempre più istituzionalizzata. Per legge è vincolante solo nei cantoni Ticino e Zurigo, ma anche altri cantoni hanno previsto questa possibilità, delegandone però l’organizzazione ai co­ muni. In altri casi la partecipazione dei genitori è disciplinata a livello scola­ stico e integrata nella valutazione delle scuole. La partecipazione dei genitori può essere realizzata tramite dei rappre­ sentanti dei genitori che siedono negli organi della scuola oppure attraverso appositi organi dei genitori (consigli dei genitori, assemblee dei genitori) che collaborano strettamente con la scuola (Mulle 2009). Scuole private La quota degli allievi che durante la scolarità obbligatoria frequentano una scuola privata (non sovvenzionata) è bassa nella maggior parte dei canto­ ni. Nel livello elementare ammonta al 2,8%, in quello secondario I al 4,8%. Nei dieci anni tra il 1997/1998 e il 2007/2008, questa percentuale è salita in media dello 0,8% nel livello elementare e dello 0,7% nel livello secondario I. Tra i cantoni si osservano però alcune differenze. Due cantoni, Basilea Città e Ginevra, spiccano con quote particolarmente elevate: rispettivamente 15% e 7,9% nelle scuole elementari. Anche il Canton Ticino con una percentua­ le del 5,4% e il Cantone Vaud con il 4,1% si situano al di sopra della media svizzera. Nei Cantoni Ginevra, Ticino e Vaud si è assistito anche a un netto incremento.

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