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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

84 Equità Livello prescolastico ed elementare skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa Le misurazioni delle prestazioni effettuate nel Canton Argovia sugli alunni di quinta elementare («Check 5») hanno riscontrato delle differenze in tede­ sco e matematica a favore dei bambini con background privilegiato e dei bam­ bini con il tedesco come prima lingua. Inoltre i ragazzi raggiungevano pre­ stazioni migliori in matematica e le ragazze in lettura (Keller & Moser 2008). La valutazione delle prestazioni in matematica nel secondo e quarto anno di scuola, effettuata nei cantoni e in parti di cantoni di lingua francese («Math­ éval»), ha portato alla luce delle differenze di risultati a seconda dell’estrazio­ ne socio­culturale e della lingua parlata in casa. I ricercatori evidenziano lo svantaggio cumulato dovuto a una bassa estrazione sociale, all’origine stra­ niera e all’alloglossia (Guignard & Tièche Christinat 2007). I test cantonali condotti nelle seste classi del Canton Ginevra confermano che appartenere a un ceto sociale più basso e parlare una lingua straniera han­ no un influsso negativo sulle prestazioni scolastiche; il genere non è stato preso in considerazione (Petrucci & Nidegger 2008). Nelle indagini zurighesi e ginevrine si è scoperto anche l’impatto della com­ posizione sociale delle classi, mentre nel Canton Argovia non si è osservato un tale influsso. Percorsi educativi La transizione dal livello prescolastico a quello elementare rappresenta un primo ostacolo sul percorso scolastico, in cui oltre al livello di sviluppo e alle capacità dei bambini entrano in gioco anche altri fattori. Trattenere un bam­ bino nella scuola dell’infanzia, assegnarlo a una classe di introduzione o a una classe speciale rappresenta già una prima interruzione del curricolo normale. Uno studio di coorte condotto nel Canton Argovia ha mostrato che il 10% dei bambini non era stato scolarizzato all’età regolare: l’1% aveva iniziato la scuola prima dell’età regolare e il 9% dopo. Tra i bambini scolarizzati nell’età regolare il 12% frequentava una classe di introduzione; anche il 7% dei bambi­ ni scolarizzati più tardi frequentava una classe di introduzione, accumulan­ do così un doppio ritardo. Le differenze tra bambini e bambine e tra allievi alloglotti e germanofoni erano basse (Tresch & Zubler 2009). Un’indagine effettuata nel Canton Zurigo giunge a percentuali simili di bambini scola­ rizzati tardi, ma evidenzia un maggiore rischio tra gli allievi maschi (Moser, Keller & Tresch 2003). Anche nelle fasi successive del percorso educativo, l’attribuzione a classi spe­ ciali e la ripetizione di anni di scuola sono decisioni importanti che influen­ zano il curricolo e devono essere esaminate con cautela nell’ottica dell’equi­ tà. Lo studio argoviese ha mostrato che un bambino alloglotto su tre e un bambino svizzero su cinque frequenta la scuola elementare più a lungo del previsto (Tresch & Zubler 2009). Poiché in questo studio non si sono esami­ nate altre caratteristiche individuali, come le capacità cognitive, non si può asserire con certezza se si tratti di un problema di equità. In generale, tuttavia, la percentuale superiore alla media di allievi stranieri nelle classi speciali e il continuo e forte aumento della loro percentuale negli 48 Progressi in lettura (1°–3° anno di scuola), in funzione dell’estrazione sociale, 2003–2006 Dati: Moser & Hollenweger 2008 punti benachteiligt privilegiert ° anno° anno allievi privilegiati allievi svantaggiati 49 Progressi in matematica (1°–3° anno di scuola), in funzione dell’estrazione sociale, 2003–2006 Dati: Moser & Hollenweger 2008 punti benachteiligt privilegiert ° anno° anno allievi privilegiati allievi svantaggiati

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