skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 190 Istituzioni Istituti universitari Ammissione agli studi In passato l’ammissione all’università era legata alla maturità liceale. Recen temente, l’accesso agli studi accademici è possibile anche attraverso il me todo indiretto della passerella, cioè dalla maturità professionale alle scuole universitarie mediante un esame complementare, oppure tramite altri cer tificati svizzeri (ad es. bachelor SUP, con scelta di studio limitata). In alcune università e facoltà vi è inoltre la possibilità di accedere su dossier, ovve ro senza maturità, oppure mediante esame di ammissione; in tal caso l’am missione può dipendere da condizioni supplementari quali l’età minima o l’esperienza professionale. Gli ingressi in base al certificato di ammissione dimostrano che tra il 2002 e il 2012 la percentuale di studenti entrati all’uni versità su dossier o mediante un esame di ammissione oscillava tra l’1,3% e il 2,6% soltanto (senza certificati esteri). Inoltre, dal 2004, questa percentuale è costantemente scesa. Contrariamente a quanto succede in gran parte degli altri Paesi, nei quali vi sono limitazioni all’ammissione, in Svizzera i maturandi liceali possono scegliere liberamente l’università e l’area disciplinare. Per ragioni di capacità e costi, nella Svizzera tedesca vi sono tuttavia delle limitazioni all’ammissio ne nelle aree disciplinari di medicina e in parte nelle scienze dello sport, per cui i candidati vengono sottoposti a test attitudinali. Considerato che il test attitudinale per l’area disciplinare di medicina è più attendibile sulla previ sione di riuscita negli studi (buoni risultati nei test attitudinali si traducono in maggiori probabilità di superare gli esami propedeutici con note migliori e in un periodo di tempo più breve; Hänsgen, 2013; Hänsgen, Eggli, & Wechsler, 2007; Hänsgen & Spicher, 2001; Mallinger, Holzbaur, Dierich et al., 2007) ri spetto alle note di maturità non standardizzate (Hänsgen & Spicher, 2008), la limitazione all’ammissione mediante il test attitudinale si rivela più cor retta dal punto di vista dell’equità rispetto a una selezione basata sulle note di maturità. Non è invece chiaro se una rinuncia all’esame di ammissione e una limitazione del numero di studenti in base alle prestazioni nel primo ed eventualmente nel secondo anno accademico – come nel caso delle uni versità della Svizzera francese – possa garantire una selezione equivalente o addirittura migliore. Nell’ultimo caso si tratta sostanzialmente di una que stione di efficienza poiché, da una parte, la rinuncia all’esame di ammissione è legata ad alti costi per le università, dall’altra, quello dei costi può invece diventare una questione individuale in relazione agli anni di studio «persi» o al rischio di non portare a termine il percorso accademico intrapreso. Personale accademico e promozione delle nuove leve Per gli istituti universitari anche la composizione rispettivamente il reclu tamento del personale accademico assume un ruolo importante. Per quan to concerne la struttura dell’età si può osservare che la media del 50% dei professori ha un’età compresa tra i 43 e i 58 anni. Gli uomini sono in media quattro anni più anziani delle donne (UST, 2011c), il che potrebbe essere ri condotto all’aumento della percentuale femminile nelle nomine registrato negli ultimi anni. Complessivamente, nel corso degli ultimi dieci anni, il gruppo dei professori è ringiovanito di 1–2 anni. In base alla ripartizione per età, per i prossimi anni si prevedono tassi di pensionamento del 3% circa.