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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2014 IT

skbf | csre  Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 76 Efficacia  Livello prescolastico ed elementare (Vaud). Stime precise indicano che in tutti i cantoni, ad eccezione del Can­ ton Soletta, la quota di ripetizione dell’anno relativa ai ragazzi è più elevata di quella delle ragazze (Criblez, Imlig & Montanaro, 2012). Dal rapporto sugli indicatori del Canton Vaud si può desumere che, oltre ai ragazzi in genera­ le, sono essenzialmente gli allievi stranieri quelli costretti a ripetere l’anno (Stocker, 2010). Dopo che studi precedenti (Bless, Schüpbach & Bonvin, 2004; Daeppen 2007) non avevano dato risultati positivi se non addirittura rive­ lato effetti negativi a lungo termine dovuti alla ripetizione, un rilevamento sulla valutazione personale in merito alla ripetizione effettuato nel Canton Vaud ha dimostrato che soltanto la metà dei ripetenti riteneva che la ripeti­ zione nel corso del livello elementare fosse efficace a lungo termine; molti avevano inoltre dichiarato di sentirsi demoralizzati e sottovalutati proprio a causa della ripetizione (Daeppen, 2011). Sulla scorta di dati internazionali e nazionali per la Germania, Klemm (2009a) propone la sua critica circa l’ef­ ficacia della ripetizione. In Svizzera il passaggio dal livello elementare al livello secondario I av­ viene sulla base di disposizioni e condizioni quadro diverse per ogni can­ tone. Da un lato sono determinanti, in misura diversa, la valutazione delle prestazioni, la valutazione delle competenze trasversali e le aspettative dei genitori. Dall’altro, è fondamentale il ruolo dell’organizzazione strutturale del livello secondario I ( capitolo Livello secondario I, pagina 85 ). Studi corrispondenti sul passaggio dal livello elementare al livello secondario I per la Svizzera non sono disponibili. Secondo un’indagine effettuata nel Canton Berna (Neuenschwander, Gerber, Frank et al., 2012) il fatto di considerare il livello di sviluppo, il modo di affrontare il lavoro e l’apprendimento tende a favorire le ragazze nella fase di passaggio. Un più rigido orientamento alla prestazione va invece a favore dei ragazzi; questo è uno dei fattori che deter­ mina un aumento dei maschi nei livelli di formazione superiori (ibidem). La stessa indagine ha comprovato che il 20% dei giovani è stato assegnato a un ciclo del livello secondario I diverso da quello previsto sulla base delle note ottenute. L’assegnazione a un livello inferiore è rapportabile a una mancan­ za di stimoli da parte della famiglia o a problemi comportamentali, mentre l’assegnazione a un livello superiore è riconducibile soprattutto a genitori non sufficientemente informati (ibidem). La forte analogia delle prestazioni al livello secondario I potrebbe spiega­ re più chiaramente l’entità delle assegnazioni ai livelli sbagliati al momento della transizione, così come appare in alcuni profili cantonali illustrati nel­ le indagini PISA. Mentre pochi giovani con capacità al di sopra della media sono assegnati a tipi di scuola con esigenze di base (Realschule) oppure vi rimangono, evidentemente giovani con un livello di competenze inferiore hanno accesso a tipi di scuola più impegnativi (Sekundarschule) o possono continuare a frequentarli ( grafico 56 ). 56  Quota di giovani con basso livello di competenze nella Sekundarschule e alto livello di competenze nella Real- schule (PISA 2009) Dati: OCSE (PISA 2009) 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Kompetenzniveau 5/6 in Realschule Kompetenzniveau 1/2 in Sekundarschule ZHSHSGBEARAG   livello di competenza 1/2 nella Sekundarschule   livello di competenza 5/6 nella Realschule

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