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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

138 Contesto Formazione professionale di base skbf | csre Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa Contesto Quello della formazione professionale di base è il settore educativo maggior­ mente interessato dagli sviluppi economici che si ripercuotono sul profilo offerto e sul contingente dei posti d’apprendistato. L’eccedenza e la caren­ za dei posti d’apprendistato risentono inoltre degli effetti dell’evoluzione demografica, poiché il numero di posti offerti dipende in particolare dalla domanda economica e in modo minore dal numero di potenziali aspiranti. Infine, il settore della formazione professionale subisce l’influsso delle rifor­ me che interessano i percorsi formativi del livello secondario II e del terzia­ rio: l’interesse crescente per le proposte alternative di cultura generale del livello secondario II riduce il numero di aspiranti a un posto di apprendistato, mentre l’attrattiva e in generale la permeabilità verso un tipo di formazione professionale nel terziario (scuole universitarie professionali e formazione professionale superiore) influiscono positivamente sul numero di aspiranti ad un posto di tirocinio e di conseguenza sulla disponibilità delle aziende a formare degli apprendisti. Cambiamenti strutturali I continui cambiamenti strutturali economici che si ripercuotono sulla for­ mazione professionale, vanno interpretati singolarmente, tenuto conto dell’influsso che esercitano sullo smantellamento e sulla ricostruzione di settori e carriere professionali. La domanda di apprendisti è solitamente di­ rettamente proporzionale alla scomparsa di una professione o al calo della richiesta di apprendisti in una professione (v. per esempio Schweri &Müller 2008). Questo fenomeno può definirsi positivo, in quanto impedisce all’eco­ nomia di qualificare giovani in una professione ormai superata. D’altro can­ to, quando nascono nuovi impieghi, la formazione professionale, affiancata da associazioni e ordinanze professionali, ha bisogno di tempo per allesti­ re delle offerte adeguate. Temporeggiare non è di fatto negativo, da un lato perché è difficile stimare con esattezza quale sia il fabbisogno qualitativo e quantitativo delle nuove categorie professionali e dall’altro perché nei nuo­ vi settori le probabilità di sopravvivenza delle nuove aziende sono talmente basse, che non conviene assumersi la responsabilità di una formazione plu­ riennale degli apprendisti (un contratto d’apprendistato vincola l’azienda per almeno due anni). La prontezza di adeguamento della formazione professionale dipende naturalmente anche dalle condizioni quadro regolatrici. Indipendentemen­ te dalla sua capacità di reazione in generale e in modo particolare da quella delle organizzazioni del mondo del lavoro e dello stato, occorre comunque considerare una possibile alternativa. Più la reazione della formazione pro­ fessionale ai cambiamenti strutturali del mondo economico è incerta, tanto meno è chiaro se i sistemi della formazione di cultura generale siano in gra­ do di affrontarla. Rimane inoltre sempre da chiarire (v. CSRE 2006), se nel campo della formazione professionale di base vi sia un’allocazione sbagliata dei posti di tirocinio nei settori, rami e professioni dell’economia. Nei settori dell’edili­ zia e dei servizi tradizionali viene da sempre formato un numero maggiore di apprendisti di quanto ci si aspetterebbe in base al numero di impiegati.

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