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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

35Definizioni Equità Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 occorrono però delle analisi differenziate capaci di misurare le relazioni tra input e output (qui nel senso di equità). A prescindere dalla complessità del compito, affiora un altro problema, cioè il fatto che non è chiaramente defi­ nito su quale interpretazione del concetto di uguaglianza deve basarsi l’obiet­ tivo dell’equità e quali misure devono essere prioritarie. Di conseguenza è difficiledeterminarel’efficienzainterna( Efficienza, pagina 29) nelraggiun­ gimento dell’obiettivo dell’equità. L’equità non è però solo un obiettivo del sistema educativo, ma è anche la premessa per raggiungere in modo efficiente altri obiettivi, come la coesio­ ne sociale o la crescita economica ( capitolo Effetti cumulativi, pagina 265). L’equità come problematica multidimensionale Nel presente rapporto, l’equità è analizzata in base a tre criteri sociali diversi: l’origine sociale, il passato migratorio e il genere.3 Mentre è facile suddividere i gruppi sociali in base al genere, ben più complessa è la distinzione fondata sugli altri due criteri, in quanto manca una chiara linea di demarcazione. Nel caso dell’origine sociale è pertanto opportuno procedere a una separazione «artificiale» in due o più gruppi rispettivamente svantaggiati e privilegiati. A questo scopo si ricorre di solito allo status professionale, al massimo grado di formazione terminato e/o al reddito dei genitori, rispettivamente del padre o della madre. Anche nella misurazione del passato migratorio si riscontra­ no difficoltà di delimitazione, che danno adito a concetti diversi: di solito si prende come criterio la nazionalità (svizzero o non svizzero) o il luogo di nascita (Svizzera o estero); a seconda dei casi queste caratteristiche si riferi­ scono agli alunni stessi oppure ai loro genitori. Molte persone sono «plurisvantaggiate» (ad esempio status socioecono­ mico e passato migratorio). Nella ricerca dei motivi si pone quindi il proble­ ma di come separare analiticamente questi influssi. Inoltre è difficile valutare quali problemi aggiuntivi derivino dalla combinazione di diversi svantaggi. Punti focali dell’equità Il problema della mancanza di equità può manifestarsi in vari punti del per­ corso formativo (  grafico 2). I momenti più critici sono i passaggi da un li­ vello all’altro, ma anche all’interno di un ciclo possono verificarsi delle vio­ lazioni delle pari opportunità. Nell’analisi dell’equità di un sistema educativo si impone una prospet­ tiva che consideri l’intero curriculum vitae: il luogo in cui viene diagnosti­ cato un problema di equità non sempre corrisponde al luogo in cui esso ha avuto origine. Di solito, infatti, la violazione delle pari opportunità si riper­ cuote nei livelli formativi successivi e le discriminazioni anticipate possono influenzare le decisioni in materia di formazione già in uno stadio precoce. In generale, la mancanza di dati longitudinali e di coorti nel sistema edu­ cativo svizzero limita notevolmente la validità delle asserzioni relative agli effetti delle pari opportunità in un livello di formazione e negli outcome nei 3 Per informazioni più dettagliate cfr. Coradi Vellacott e Wolter (2005b).

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