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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

31Definizioni Efficienza Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 maggiore speranza di vita, è trascorso così tanto tempo tra il momento in cui hanno acquisito la formazione e l’età avanzata da rendere difficile dimo­ strare il nesso diretto tra formazione e speranza di vita. Possono insorgere dei problemi di interpretazione anche quando gli stessi fattori che hanno favorito l’outcome (qui la speranza di vita) hanno creato contemporanea­ mente le premesse per una lunga carriera scolastica. In tal caso la maggiore speranza di vita è correlata sì positivamente con il grado di formazione, ma non ne dipende necessariamente o ne dipende solo in parte. Queste conside­ razioni sono importanti nel giudicare l’efficienza, perché se si sopravvaluta la relazione causale tra la formazione e l’outcome (lo stesso vale anche per l’output del sistema educativo), si sopravvaluta anche l’efficienza dell’im­ piego delle risorse. Infine bisogna considerare anche un eventuale impatto indiretto della formazione sull’outcome desiderato, per esempio sul reddito. Se le persone con un reddito elevato possono permettersi migliori servizi sanitari e quindi possono mantenersi meglio in salute, lo stato di salute è correlato anche con il livello di formazione poiché le persone più istruite guadagnano in media di più. In tal caso, il livello di formazione ha un effetto indiretto sulla spe­ ranza di vita. La questione dell’efficienza esterna si pone quindi nei seguenti termini: la formazione è veramente il metodo più efficiente per migliorare lo stato di salute, oppure lo stesso effetto potrebbe essere raggiunto in modo più efficiente attraverso transfert sociali ai più bisognosi? L’importanza dell’efficienza tecnica La distinzione tra efficienza tecnica ed economica è importante per la politi­ ca della formazione quando si tratta di decidere in quale settore del sistema educativo occorre intervenire per aumentare l’efficienza. In un’analisi dell’ef­ ficienza tecnica dell’insegnamento della matematica, bisognerebbe per esem­ pio analizzare se le competenze degli allievi in matematica possano essere raggiunte ovunque con lo stesso numero di lezioni. Per calcolare l’efficienza economica si moltiplicherebbe la quantità effettiva dell’input (qui il numero di lezioni) per il prezzo (stipendio dei docenti) e si procederebbe poi all’ana­ lisi sopra descritta. Questo esempio illustra chiaramente che dalla valuta­ zione dell’efficienza tecnica ed economica non si ottiene necessariamente la stessa classifica delle scuole o dei sistemi educativi più efficienti. Se le scuole che con un determinato numero di lezioni di matematica ottengono la mas­ sima competenza in questa materia (e quindi la massima efficienza tecnica) pagano gli stipendi più elevati ai docenti, non è detto che queste scuole rag­ giungano anche la migliore efficienza economica. I dati sull’efficienza tecnica sono importanti per individuare i docenti, le scuole o i sistemi educativi che applicano i metodi e i programmi di insegnamento più efficienti. L’efficienza economica si rivela opportuna come criterio aggiuntivo, per appurare se l’in­ put reale utilizzato era conveniente dal punto di vista finanziario. La distinzione tra efficienza economica e tecnica è utile anche per giudica­ re l’evoluzione dell’efficienza nel tempo. Alcuni studi empirici mostrano che il calo dell’efficienza di un sistema è dovuto in parte all’aumento dei prezzi dell’input a fronte di un output immutato (cfr. per esempio Hanushek & Riv­ kin 1997). Ciò significa che, anche se l’impiego effettivo di ore di insegnamen­ to, materiale didattico e infrastruttura – quindi l’efficienza tecnica – è rimasto immutato, l’efficienza economica si è ridotta a causa dell’aumento dei prezzi

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