csre | skbf Centro svizzero di coordinamento della ricerca educativa 54 Aspetti generali Scuola obbligatoria Aspetti generali La sovranità cantonale in materia scolastica – elemento centrale di una Sviz zera federalista e plurilingue – ha dato vita a un paesaggio scolastico assai variegato, frutto dell’evoluzione storica e di peculiarità locali. Le rilevazio ni internazionali sulle prestazioni scolastiche, a cui ha partecipato anche la Svizzera (in particolare PISA), attribuiscono al nostro paese «voti» nel com plesso abbastanza buoni, soprattutto in matematica e nelle scienze natura li, ma evidenziano anche alcuni problemi. Particolarmente preoccupante è l’elevato numero di allievi che alla fine della scolarità obbligatoria non dis pone di sufficienti competenze di base soprattutto nella lettura. Le indagini PISA hanno portato alla luce anche un altro dato: nel nostro paese il successo scolastico dipende in grande misura dal contesto socioculturale (UST/CDPE 2007). Da analisi approfondite dei risultati di PISA e da altre indagini risulta inoltre che le opportunità di formazione variano a seconda del tipo di scuola e delle regioni (Ramseier & Brühwiler 2003; UST/CDPE 2005; Kronig 2007). La maggior parte dei cantoni ha un sistema improntato sulla selezione e la separazione degli allievi, in cui i meccanismi di attribuzione a un determi nato tipo di scuola non solo si fondano su criteri di prestazione, ma anche su criteri sociali (Häfeli & WaltherMüller 2005; Kronenberg, Besse, Lischer et al. 2007). Come in altri paesi confrontati a problematiche analoghe, anche in Svizzera si cercano soluzioni per rendere più efficaci i processi di appren dimento, più trasparenti gli obiettivi didattici, più imparziale l’analisi delle prestazioni e delle competenze e più integrativo il sistema educativo. L’in serimento in una rete mondiale, la concorrenza globale e la crescente mobi lità richiedono inoltre, rispetto al passato, un maggiore grado di consenso a livello nazionale sugli obiettivi da prefiggersi. Nell’ambito della CDPE, i cantoni perseguono pertanto una strategia volta ad armonizzare le strut ture e gli obiettivi dei vari gradi di istruzione tramite norme e procedure adeguate nonché a garantire e incrementare la qualità dell’offerta scolastica (CDPE 2008b). Un importante strumento di collaborazione intercantonale sono i concorda ti. Nel periodo in esame ne sono stati proposti due ai cantoni: il concordato HarmoS e l’accordo intercantonale sulla collaborazione nel settore della pe dagogia speciale (concordato sulla pedagogia speciale) (CDPE 2007b). Il concordato HarmoS Con il concordato HarmoS si armonizzano i principi fondamentali sanciti dalla Costituzione federale (CF art.62). L’inizio della scolarizzazione viene fissato a 4 anni compiuti (con data limite 31 luglio). Il grado elementare, che include la scuola dell’infanzia o il ciclo elementare, dura otto anni ed è se guito dal grado secondario I, che dura generalmente tre anni. In futuro la scuola dell’obbligo avrà quindi una durata di 11 anni ( grafico 21). Vengono armonizzati anche gli obiettivi generali nei vari settori d’insegnamento. Il concordato impegna inoltre le regioni linguistiche a stabilire piani di stu dio congiunti e coordinare l’insegnamento delle lingue straniere, favorisce la garanzia della qualità mediante standard di formazione e un monitoraggio regolare, e infine promuove strutture diurne consone alle esigenze. Gli stan 19 La scuola obbligatoria in cifre Dati: UST Allievi 2007/08 Livello prescolastico 151’699 16% Livello elementare 445’136 47% Livello secondario I 298’368 32% Piano di studio speciale 44’568 5% Docenti (FTE) 2006/07 Livello prescolastico 8’200 14% Livello elementare 29’400 48% Livello secondario I 23’100 38% Spesa (milioni CHF) 2006 Livello prescolastico 999 7% Scuola dell’obbligo 11’440 83% Piano di studio speciale 1’310 10% 20 Evoluzione del numero di allievi 1997–2017 Dati: UST 2007 = 100 Sekundarstufe I Primarstufe Vorschule livello prescolastico livello elementare livello secondario I