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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

259Formazione continua Equità Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 a posteriori della propria decisione). Solo chi si aspetta un vantaggio palese dall’iniziativa di formazione continua seguirà un corso di perfezionamento. Ciò significa che in linea di massima l’entità della partecipazione alla forma­ zione continua può essere considerata efficace (v. Brunello & De Paola 2009). Ciononostante si possono riscontrare inefficienze dovute a diversi motivi: per esempio le esternalità positive della formazione continua, cioè quando il beneficio sociale è molto grande e quello privato relativamente piccolo. In tali situazioni si possono avere partecipazioni a formazioni continue sub­ ottimali, poiché i soggetti non vogliono pagare per un’utilità che non sia personale. Abbastanza spesso ciò può accadere quando il mancato perfezio­ namento (rinuncia alla formazione continua) provoca dei costi sociali, ossia una spesa a carico degli individui che non seguono una formazione continua. Si hanno inoltre situazioni problematiche quando le persone non riescono a determinare l’utilità (a lungo termine) della formazione continua e quindi decidono di non perfezionarsi, anche se sul lungo periodo sarebbe opportu­ no farlo. Uno dei motivi della mancata partecipazione alla formazione con­ tinua emersi dai diversi studi, è che le persone che decidono di non perfe­ zionarsi tendono a sottovalutare i vantaggi della formazione continua, come ad esempio gli aumenti salariali e la sicurezza del posto di lavoro (Backes­ Gellner, Mure & Tuor 2007; Pfeifer 2008). Questa tipologia di soggetti si ri­ scontra più di frequente nelle attività non qualificate e poco interessate dalle trasformazioni tecnologiche, dove quindi l’incentivo personale a perfezio­ narsi è meno grande. A lunga scadenza sono però proprio queste categorie di persone non qualificate a essere più minacciate dai cambiamenti strutturali e ad avere quindi più bisogno della formazione continua per aumentare le proprie chances sul mercato del lavoro (Backes­Gellner, Mure & Tuor 2007). Qualora la partecipazione alla formazione continua da parte delle persone poco qualificate fosse veramente subottimale, ci si dovrebbe interrogare su come intervenire per aumentarla in modo efficace. Gli aiuti finanziari per questo gruppo target, per esempio attraverso dei buoni di formazione, han­ no un certo impatto (v. Messer & Wolter 2009a), ma bisognerebbe trovare altre forme d’incentivo per incrementare sensibilmente la partecipazione alla formazione continua in questo gruppo (v. a. Oosterbeek & Patrinos 2009, Expertenkommission Finanzierung Lebenslanges Lernen 2002). Equità Formazione lungo tutto l’arco della vita A differenza di altri livelli educativi, nel settore della formazione continua esiste una certa contraddizione fra efficienza ed equità. Le disparità nella par­ tecipazione alla formazione continua in funzione della categoria di età pos­ sono derivare dal fatto che il ritorno dall’investimento formativo cala con l’aumentare dell’età: le persone meno giovani hanno anche meno tempo per far fruttare le ricadute del loro investimento formativo. Ciò significa che il rapporto costi­benefici peggiora con l’età e che il ritorno diminuisce con­

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