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SKBF-CSRE Bildungsbericht 2010 IT

77Livello prescolastico ed elementare Efficacia Rapporto sul sistema educativo svizzero | 2010 zione risulta che quasi il 40% dei docenti ha difficoltà a raggiungere il livello minimo valido dal 2007 per l’insegnamento di una lingua straniera (livello B2 secondo QCER) (  grafico 41). Sulla questione politicamente molto dibattuta, se due lingue straniere siano troppe per gli alunni delle elementari, sono state condotte diverse perizie che confermano la fattibilità dell’apprendimento di due lingue, ma sotto­ lineano al contempo la necessità di tenere particolarmente conto degli al­ lievi più deboli, di effettuare una differenziazione in aula, di impartire un insegnamento consono all’età e alle esperienze dei bambini e di formare in modo adeguato il corpo docente (Brohy 2002; Stern 2002; Elmiger 2006). Sono disponibili anche dei risultati empirici provenienti da esperimenti condotti con un insegnamento bilingue precoce. Ne emerge che l’insegna­ mento immersivo della lingua straniera ha successo, non ha effetti negativi sulle competenze nella lingua di scolarizzazione e non va a scapito delle co­ noscenze nelle singole materie (Brohy 2004; Schwob & Ducrey 2006). Nella Svizzera centrale, dove l’efficacia dell’insegnamento delle lingue straniere nelle elementari è oggetto di uno studio longitudinale, si è potuto dimo­ strare che l’introduzione dell’inglese nel terzo anno di scuola non ha riper­ cussioni negative sullo sviluppo della capacità di leggere in tedesco e questo neppure per i bambini poliglotti con passato migratorio e per gli allievi più deboli (Haenni Hoti & Werlen 2007). Efficacia dei programmi di sostegno linguistico Sull’efficacia dei programmi di sostegno linguistico a livello prescolastico ed elementare esistono solo pochi studi empirici. Sono invece ben documentati gli effetti dell’incremento della consapevolezza fonologica sull’ortografia e sulla capacità di lettura sia nei bambini la cui lingua madre corrisponde alla lingua di scolarizzazione sia nei bambini che hanno una prima lingua di­ versa. Per questi ultimi l’aiuto a progredire nella consapevolezza fonologica non è tuttavia sufficiente, occorrono in effetti anche altre misure destinate per esempio ad arricchire il lessico o a consolidare le strutture grammatica­ li. I programmi di sostegno linguistico­cognitivo devono basarsi su accu­ rate analisi del livello linguistico e adeguarsi ai loro risultati, d’altro canto devono tenere conto anche delle esigenze dei bambini per i quali la lingua di scolarizzazione è completamente nuova. Un approccio precoce alla scrit­ tura (racconti, contatto con simboli e lettere) si presta come sostegno per i bambini che crescono in un ambiente illetterato e per gli alloglotti. Nel caso di questi ultimi è utile sollecitare la lingua materna nell’ambito di un in­ segnamento costante che coordini entrambe le lingue. L’uso coerente della lingua standard nell’insegnamento è un vantaggio soprattutto per i bambini con scarse conoscenze della lingua di scolarizzazione (Bertschi­Kaufmann, Gyger, Käser et al. 2006; Landert 2007). Oltre a promuovere le competenze linguistiche e a introdurre una «cultura scritta» nel livello prescolastico si è sottolineata altresì la necessità – soprattutto in vista del livello elementare – di dare la possibilità a tutti i bambini di acquisire la lingua di scolarizzazione (Neumann 2008) nonché capacità basilari e complesse nel leggere e scrivere (Isler & Künzli 2008). 41 Autovalutazione in tedesco, docenti elementari, Ginevra, 2007 Dati: Schwob 2008 % % % % % % Schw bedin guteB scritto parlato lettura comprensione orale buona padronanza padronanza limitata difficoltà

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